Un
importante operazione, conclusa stamattina grazie al lavoro dei poliziotti del
Servizio centrale operativo insieme a quelli delle Squadre mobili di Genova e
Prato, ha portato all'arresto di 50 persone e di 445 denunciate in diverse
regioni italiane.
L'operazione
ha colpito la criminalità organizzata cinese. Gli arrestati sono accusati di
sfruttamento della prostituzione, reati contro il patrimonio e reati contro la
persona.
Le
indagini, svolte dagli investigatori nell'ambito del progetto
"Dragone", sono iniziate lo scorso marzo ed hanno portato alla luce
un'organizzazione criminale ben strutturata.
I
poliziotti hanno scoperto un aumento di centri massaggi e di abitazioni private
dove venivano obbligate giovani ragazze, per lo più provenienti dalla regione
dello Zhejiang, a prostituirsi. I contatti avvenivano soprattutto tramite
annunci sui quotidiani.
E
ancora: il coinvolgimento di alcuni indagati nel favoreggiamento della
permanenza illegale di cittadini stranieri. I migranti in gran parte entravano
in Italia con un valido titolo e, alla scadenza, restavano sul territorio
nazionale come clandestini (fenomeno degli "overstayer").
Gli
investigatori hanno evidenziato anche la tendenza costante a commettere reati
contro la persona o contro il patrimonio, con particolare riferimento alle
rapine, spesso eseguite con altri cittadini stranieri. Gli autori, talvolta
appartenenti a piccole "bande", in alcune occasioni hanno agito sotto
effetto di sostanze stupefacenti. Accertate infine le "consuete"
contraffazioni dei marchi, nonché numerose violazioni delle normative sulla
sicurezza in materia di lavoro.
Nell'ambito
dell'operazione sono state inoltre controllate quasi 3 mila persone e
sequestrati preventivamente 29 immobili utilizzati, soprattutto, per lo
sfruttamento della prostituzione principalmente nelle regioni del Nord Italia.
Circa 85 appartamenti sono stati controllati dalla Polizia in quanto utilizzati
da cittadini cinesi per sfruttare la prostituzione di giovani connazionali. I
controlli hanno interessato anche il gioco d'azzardo. Nel contesto sono state
chiuse 5 bische clandestine, sequestrate alcune slot machine risultate non
collegate con i terminali ministeriali e, in alcuni casi, anche clonate.
Durante i controlli a esercizi commerciali sono stati riscontrati, e
sanzionati, oltre 300 illeciti amministrativi in materia di salute pubblica e
permanenza degli stranieri sul territorio.
Fonte: http://www.poliziadistato.it
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