mercoledì 4 luglio 2012

SCACCO AL "DRAGONE"


Un importante operazione, conclusa stamattina grazie al lavoro dei poliziotti del Servizio centrale operativo insieme a quelli delle Squadre mobili di Genova e Prato, ha portato all'arresto di 50 persone e di 445 denunciate in diverse regioni italiane.

L'operazione ha colpito la criminalità organizzata cinese. Gli arrestati sono accusati di sfruttamento della prostituzione, reati contro il patrimonio e reati contro la persona.

Le indagini, svolte dagli investigatori nell'ambito del progetto "Dragone", sono iniziate lo scorso marzo ed hanno portato alla luce un'organizzazione criminale ben strutturata.

I poliziotti hanno scoperto un aumento di centri massaggi e di abitazioni private dove venivano obbligate giovani ragazze, per lo più provenienti dalla regione dello Zhejiang, a prostituirsi. I contatti avvenivano soprattutto tramite annunci sui quotidiani.

E ancora: il coinvolgimento di alcuni indagati nel favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri. I migranti in gran parte entravano in Italia con un valido titolo e, alla scadenza, restavano sul territorio nazionale come clandestini (fenomeno degli "overstayer").

Gli investigatori hanno evidenziato anche la tendenza costante a commettere reati contro la persona o contro il patrimonio, con particolare riferimento alle rapine, spesso eseguite con altri cittadini stranieri. Gli autori, talvolta appartenenti a piccole "bande", in alcune occasioni hanno agito sotto effetto di sostanze stupefacenti. Accertate infine le "consuete" contraffazioni dei marchi, nonché numerose violazioni delle normative sulla sicurezza in materia di lavoro.

Nell'ambito dell'operazione sono state inoltre controllate quasi 3 mila persone e sequestrati preventivamente 29 immobili utilizzati, soprattutto, per lo sfruttamento della prostituzione principalmente nelle regioni del Nord Italia. Circa 85 appartamenti sono stati controllati dalla Polizia in quanto utilizzati da cittadini cinesi per sfruttare la prostituzione di giovani connazionali. I controlli hanno interessato anche il gioco d'azzardo. Nel contesto sono state chiuse 5 bische clandestine, sequestrate alcune slot machine risultate non collegate con i terminali ministeriali e, in alcuni casi, anche clonate. Durante i controlli a esercizi commerciali sono stati riscontrati, e sanzionati, oltre 300 illeciti amministrativi in materia di salute pubblica e permanenza degli stranieri sul territorio. 

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