IRPEF, DOPO L’IMU I COMUNI PREPARANO UNA NUOVA STANGATA: ALIQUOTE SU DEL 15% – Il Fatto Quotidiano

Le amministrazioni che hanno già deciso l'addizionale, in un caso su due, faranno pagare ai cittadini più tasse dell'anno scorso. A Roma si verserà il 9 per mille, a Milano scaglioni dall'1 al 7 per mille. Secondo la Uil in alcuni capoluoghi l'Imu e i ritocchi all'Irpef costeranno fino a 2.500 euro in più ai contribuenti.

I Comuni battono cassa. Di nuovo. Archiviata la prima rata Imu con un incasso di 9,5 miliardi e scongiurato – per ora – il ritocchino di dicembre, ecco che arrivano i ritocchi alle addizionali Irpef. Anche in questo caso per avere un quadro completo e definitivo bisognerà attendere il 30 settembre, ultimissimo termine per le modifiche ad addizionali e aliquote dei bilanci comunali che devono comunque essere approvati in via preventiva entro fine agosto. Tuttavia sono quasi duemila i Comuni che hanno già chiuso la pratica e depositato le relative delibere presso il ministero dell’ Economia. Tra questi molti capoluoghi e diciamo subito che per i cittadini non ci sono buone notizie visto che le tasse o rimangono ferme o salgono (in un caso su due) e spesso l’aliquota si colloca sul livello massimo dell’8 per mille.

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