Draghi e la BCE hanno due
compiti fondamentali: la stabilità dei prezzi in Eurolandia e la salvaguardia
dell’Euro come moneta unica.
Il primo obbiettivo obbliga
ad interventi su inflazione/deflazione: se la media dei prezzi di Eurolandia
sale troppo (inflazione) o comincia a scendere (deflazione) occorre agire
in entrambi i casi con strumenti che, rispettivamente, mitighino il
surriscaldamento dell’economia o ne stimolino la ripresa.
Per il secondo obbiettivo
(protezione della vita e, anzi, della buona salute della moneta unica) alcuni
strumenti sono indicati, altri dovranno essere predisposti in funzione della
realtà che si intende condizionare al momento.
Se Eurolandia soccombe,
Draghi, la BCE e con essa tutti coloro che hanno inciso sulla sua politica
fallimentare, saranno chiamati a rispondere –soprattutto dai cittadini,
in ogni sede - del fallimento causato da loro incapacità ed imperizia,
dal fatto cioè di non aver saputo o voluto utilizzare gli strumenti a
loro disposizione e che erano chiamati ad azionare, o di averne impedito
l’utilizzazione.
Secondo Adusbef, alla BCE
non è fatto divieto di acquistare bond di società non finanziarie, in
difficoltà perché il canale del credito bancario si è praticamente chiuso:
Draghi sta valutando interventi di questo tipo? Sta cioè considerando l’ipotesi
di sostegno diretto al settore produttivo di Eurolandia, scavalcando banche e
governi? E ancora, la BCE sta valutando l’ipotesi di rendere costoso e
scoraggiare il deposito nei suoi caveaux delle somme messe a
disposizione delle banche e da queste non utilizzate per impieghi al settore
produttivo?
Con troppa
superficialità i tedeschi tendono a confondere azioni per mantenere in discreta
salute la moneta unica con iniziative a favore di questo o quello stato in
difficoltà. Delle due l’una: o la Germania ritiene che alcuni “partecipanti”
non ce la faranno e per questo non vogliono partecipare alla eventuale
ripartizione dei loro debiti, ed allora è inutile, anzi, è criminale insistere
e si traggano le conseguenze politiche (senza attendere prossime scadenze
elettorali): Eurolandia e l’Euro sono già morti e sepolti. Oppure
ritengono che la loro fermezza sia l’unico strumento per risolvere i problemi
della moneta unica, ma allora espongano per Eurolandia la loro diagnosi, la
loro terapia e l’ipotesi dei tempi e dell’andamento della convalescenza di
tutti i partecipanti, senza trincerarsi dietro il fatto che loro non hanno
problemi perché – in passato - hanno adottato comportamenti ortodossi, la cui
adozione obbligatoria deve andare bene ed essere risolutiva per tutti: siccome
loro non hanno il diabete, nessuno deve usare l’insulina.
Fonte: http://www.adusbef.it
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