“I ritmi attuali di consumo del territorio e
l’eccesso di urbanizzazione non solo rischiano di stravolgere il volto
dell’Italia, ma anche di modificare irreversibilmente le condizioni climatiche,
ambientali e sociali del nostro paese. Il cibo che mangiamo, l’aria che
respiriamo, il paesaggio di cui godiamo dipendono tutte dalla nostra terra”. E’
quanto ha rilevato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione
del convegno “Costruire il futuro. Difendere l’agricoltura dalla
cementificazione”, organizzato dal Ministro delle Politiche Agricole Mario
Catania. La conservazione della superficie agraria utilizzabile deve essere una
priorità per preservarla dalla crescente urbanizzazione delle campagne,
tutelando la disponibilità di superfici agricole per garantirne la fruibilità
alle prossime generazioni che potranno praticarvi un’agricoltura
imprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tutelando così il paesaggio
agrario italiano.
Un
milione e cinquecento mila ettari di superficie scomparsa in 10 anni in Italia.
Statisticamente – ricorda la Coldiretti - in un decennio il nostro Paese ha
perso l’8% della sua SAT (Superficie Totale) superficie agraria e
parallelamente, sempre in 10 anni la superficie agricola utilizzata (SAU) è
diminuita del 2,3%, quasi 300mila ettari in meno.
Riscoprire
il valore della terra e dell’agricoltura, delle nostre pregiate colture e dei
nostri alimenti eccellenti vuol dire ridare valore a una delle ricchezze, se
non la principale, fondamentali per l’Italia. Mai come oggi dunque è necessario
ridare valore alla nostra terra e a tutta l’economia basata su questo settore.
“Ben vengano quindi – rileva il presidente Marini - le iniziative come la bozza
di disegno di legge illustrata dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania
al quale la Coldiretti è disponibile a dare il suo contributo nell'interesse dell’agricoltura, ma anche dell’intera economia italiana che ha nell'attività agricola e nel paesaggio i punti di forza sui quali “cementare” la ripresa”.
Fonte: http://www2.coldiretti.it
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