La reiterata discesa in campo di Silvio Berlusconi,
quale nuovo leader per il governo del paese, ha tratti utili per alcune
considerazioni:
a) Silvio Berlusconi ha una smisurata
considerazione di se stesso , non conosce l’autocritica, è giudice di se
stesso, non si processa e, se dovesse farlo, si autoassolve
con formula pienissima.
b)
Silvio Berlusconi non crede alla esistenza di uno schieramento di destra scisso
dalla sua persona. Lui è l’espressione unica e l’interprete solitario di
alcuni milioni di italiani. Non ritiene che esista nessun altro capace di
interpretare questo ruolo.
c)
Silvio Berlusconi ha una grande disistima del genere umano, non riconosce
forme di collaborazione bensì di adulazione. Tutti sono,
comunque, al di sotto del ruolo che decidesse di assegnare. In
fondo non ha nessuna stima per chi lo circonda.
d) I
suoi adulatori (specie quelli di cosidetto vertice) lo
malsopportano ma sono deboli e lo temono. Ingoiano mortificazioni e
umiliazioni. Vivono di speranza di luce riflessa. Si accontentano
perchè non hanno alternative dinanzi all’esercizio del potere assoluto.
Sorridono in pubblico, piangono in privato. Basti considerare che
Angelino Alfano, già promosso delfino e presentato come il nuovo
leader, abbia commentato, la decisione di Berlusconi, dicendo
di essere tra quelli che più hanno insistito, per siffatta scelta.
Insomma l’ex nuovo leader, subisce l’umiliazione e, per la
mortificazione, spera solo che qualcuno possa credere che abbia lui
scelto la strada dell’auto umiliazione.
e)
Silvio Berlusconi, ha conquistato il potere nel 1994, 2001,
2008. Non è stato mai riconfermato e, in due delle tre volte,
ha ceduto prima del compimento della legislatura. Solo nel 2001, ha
portato a termine il mandato e, poi, non è stato rieletto.
Insomma, Berlusconi che sostiene che mai nessuno più di lui, può
contare successi, è stato sempre regolarmente bocciato dagli
italiani, dopo aver governato.
f)
Silvio Berlusconi ora vorrebbe la quarta chance dagli italiani e pensa di
ritornare ringiovanito, mettendosi a dieta e facendo palestra. Sarà
l’ennesima maschera di se stesso, deteriorata dal tempo e dai fallimenti
e restaurata per la scena.
Insomma
riparte Teatro Italia, ma ormai i truccatori sono più numerosi
dell’attore e delle comparse che devono continuamente
incipriare, ripristinando parossisticamente il trucco sfatto
che si scioglie e scorre sulle guance. Grottesco.
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